Editoriale: Eredità musicale

Eredità musicale

 

La grande varieta’ degli stili musicali nelle distinte comunita’ gitane che esistono in Europa, costutuisce una delle eredita’ culturali piu’ ricche di quanto ci si possa rendere conto. Questa e’ una caratteristica ben riconoscibile e di gran visibilita’ in Europa.

 Sono realta’ musicali delle quali in  molti casi, si potrebbe anche dire che, in un  modo molto particolare, costituiscono una parte quotidiana di chi vive in condizioni molto difficili. Tanto che, essendo in grado di mancanza di cibo fisico, difficilmente si poteva ignorare il contributo emotivo e umano da sempre, la musica, che ha fornito il nostro popolo.

E’ un chiaro esempio di quello che noi troviamo nell’insediamento dei Rom piu’ povero e affollato della Slovacchia nella localita’ Kežmarok,, dove i musicisti Della banda Roma Kesaj Tchave, a capo di cui c’e’ Iván Akimov, sanno bene quello che le melodie e il suo ritmo rappresentano per i giovano e gli adulti una musica nella quale la terra acquita un tale rapportodi energia e forza vital eche veramente contrasta quello di cui tanti altri aspetti materiali scarseggia.

Posso affermare che trovarsi di fronte all’esplosione di vitalita’ e di energia che questa musica e’ capace di scatenare, costituisce una delle sperienze piu’ importanti che si possano avere. E quindi, quandorealmente uno arriva a capire che possono esistere l’allegria e il buon umore di tante e tante persone a cui mancano le cose materiali.

In Grecia scopriamo che la musica gitana acquista una nuova dimensione setacciata da secoli di storia con accordi inconfondibili Della cultura ellenica che unioti al suo particolare modo di ballo rappresennta una vera festa per i sensi.

Conosciuta e’ anche la musica dei gitani ungheresi, una delle pìu’ popolari, e Della quale, in gran misura si ispirarono compositori Della taglia Brahms o Liszt per molte delle sue grandi composición. Ma tuttavia, nel nostro passo per il paese Magiar, abbiamo avuto la fortuna di poter testimoniare tutta la mistica dell’India hablota nel cerimoniale e l’eleganza Della poesia, la danza e la musica al piu’ puro stile Indu´ , un magnifico viaggio nel passato.

 Però parlando della musica gitana in Europa, non possiamo mancare di citare Santini , un artista italiano molto voluto da tutti e che , insieme alla sua famiglia, che forma il nucleo principale della sua musica, si sposta con frequenza in tutta Europa per offrire la sua impronta gitana però con italiano, chiaramente riconoscibile dal suono della sua fisarmonica, dell'arpa,del violincello e della batteria.

Arrivati in Spagna, c'è un cambio radicale, dove padroneggia, è il ballo e la musica flamenca in tutte le sue varianti. Una musica che, senza alcun dubbio, rappresenta la personalità dello spagnolo gitano. Poco e nulla si può contraddire su quello gia detto e scritto su quest'arte che ha ispirato tanti anche dopo secoli, da musicisti di tutte le indoli e stili, a registi , e passando per pittori e scrittori di tutto il mondo, Lasciando un impronta indiscutibile sul patrimonio dell umanita.

Si puo’ affermare che la musica gitana ha raggiunto in gran nmisura il luogo e il riconoscimento che le corresponde, ma comunque questa costituisce solo un esempio piu’ di quello che la Nostra cultura e il suo insieme rappresenta. Penso che sia arrivato il momento di valutare altri aspetti di questa immensa eredità ricevuta e diffuso con la stessa intensità di siamo riusciti a diffondere la nostra musica.

 

José Alfredo Maya Maya

Presidente de la Federación Maranatha de Asociaciones Gitanas

 

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